Pianta della famiglia delle
Plantaginaceae, distribuita in Europa, Asia, Africa settentrionale e orientale.
In Italia cresce bene nella zona mediterranea. Preferisce i luoghi erbosi, le
radure dei boschi, i suoli
arenosi.
GENERALITÀ Lo
psillio è una pianta erbacea annuale con piccola radice a fittone, che
porta fusti semplici ramificati, alti 20-30 cm, eretti o
ascendenti. Le foglie sono opposte a due a due e
hanno forma lineare allungata o lanceolata; sono piane o appena revolute,
cioè con margine ripiegato verso il basso. Non presentano piccioli: la
base si allarga e diventa amplessicaule. Il margine fogliare è intero o
appena inciso in minuti dentini. I fiori sono
riuniti in spighe lunghe un centimetro circa, sferiche od ovali, contenenti
pochi fiori che presentano calice e corolla formati da quattro elementi. Tutte
le brattee della spiga sono lanceolate e lunghe circa come i
fiori. Il frutto è una capsula oblunga
divisa internamente in due logge, contenenti ciascuna un seme. Questo ha forma
arcuata ed è di color bruno chiaro con una macchia scura
centrale. Per scopi terapeutici si utilizzano i
semi.
IMPIEGO
TERAPEUTICO Lo psillio era certamente noto agli
antichi Greci e Romani e da essi utilizzato. I semi
per il loro elevato contenuto in mucillagini hanno proprietà emollienti e
costituiscono un eccellente lassativo meccanico, non irritante, che aumenta il
volume del bolo fecale e ne facilita il
transito. La mucillagine, che forma uno strato
protettivo sulla mucosa intestinale, è utilizzata anche come
antiinfiammatorio nelle coliti e in certe forme gravi di
dissenteria. Esternamente i preparati a base di
psillio sono utilmente impiegati per togliere le infiammazioni della
cavità orale e della gola, per ridurre gli arrossamenti delle zone
delicate e intime, per lenire le infiammazioni emorroidali e per detergere gli
occhi. I semi di psillio contengono mucillagini e
glicosidi, il principale dei quali è l'eteroside aucuboside,
nonché sali organici e inorganici. La mucillagine, contenuta in ragione
del 12-15%, si idrolizza in acido galatturonico, psillosio e
galattosio. L'olio contenuto nei semi di psillio
è coadiuvante dell'azione lassativa di questa
pianta.
PREPARAZIONI -
Uso interno: Si possono utilizzare i semi direttamente, nella quantità di
1-2 cucchiai, consumandoli al termine del pasto. Il
decotto di semi viene preparato con 30 g per litro di acqua e si prende nella
dose di 2-3 tazzine al giorno. Queste preparazioni
sono utili per regolare il transito intestinale; esercitano inoltre una blanda
azione lassativa.
- Uso esterno: Si
può fare il decotto preparato con 50 g di semi per litro di acqua. Si
lascia bollire per 10-15 minuti, si filtra a
freddo. Questo preparato serve per fare sciacqui,
gargarismi, lavaggi, o per la preparazione di compresse imbevute da apporre
sulle zone infiammate della pelle e delle
mucose.
- Uso cosmetico: i decotti di
psillio, preparati come indicato per uso esterno, sono utili come lozioni
idratanti ed emollienti sulle pelli vecchie, rugose, secche e
irritate. Con 2-3 manciate di psillio si prepara un
ottimo bagno emolliente e
decongestionante.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE I semi di psillio si raccolgono al
momento della maturazione, in luglio o agosto, a seconda dell'altitudine. Si
recide la pianta alla base, e quando è secca si battono le infiorescenze,
permettendo così la fuoriuscita dei semi. I
semi vengono ripuliti e vagliati, e una volta secchi vengono conservati in
recipienti di vetro scuro ben chiusi. È opportuno rinnovarli tutti gli
anni. La coltivazione dello psillio va fatta da
seme in terreno fresco, sabbioso e soffice. Si semina direttamente in terreno,
in file distanti 25 cm l'una dall'altra. Si opererà un diradamento quando
le piantine avranno raggiunto un'altezza di 3-4 cm, lasciando le piante
più vigorose. Il seme di psillio è
venduto in qualsiasi negozio di erboristeria. La maggior parte di questi semi
provengono dai Paesi asiatici, soprattutto
dall'India. Analoghe proprietà hanno altre
piantaggini, e precisamente la Plantago ramosa o Plantago indica o Plantago
arenaria e la Plantago ovata.
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